Dovresti proprio scrivere qualcosa sul digitale. Da digitus, a digit, a digitale cosa è andato storto? Ovvero quando non si può scadere nel solo porno.
1. Dovresti proprio scrivere qualcosa sul digitale. Da digitus, a digit, a digitale cosa è andato storto? Ovvero quando non si può scadere nel solo porno.
Sant.issimi Zanzo e Zurlo, quanto tempo passato dall'ultimo tema!
A quanto pare, certi ragazzini arriganti e nonché burloni si son chiesti:
<< "digitale"… da digitus, a digit, a digitale… cosa è andato storto? >>
Confesso che dopo così tanto tempo, cercare di riordinare la fila dei
neuroni in ordine sparso è dura. Proprio dura.
Occorre per cui una musica allegra e così: The Residents, God in
three persons.
Sono stato pure minacciato anzi diffidato ma non tramite pec a non scadere nel solito porno di maniera.
<< Oh!? Te! >>
<< Io? >>
<< Si te! >>
<< Che lo vuoi un divano? >>
<< Un divano? >>
<< Si, ma niente porno. >>
Ora, cosa possa mai c'entrarci del porno col divano non è che mi sia
così oscuro, trovo alquanto strano che me ne vogliano vendere uno.
Qualche mente arguta invece, si interrogherà:
<< … ma il divano? Che c'entra col dito? >>
Cara mente arguta ogni cosa a suo tempo e procediamo per gradi.
Per i più piccoli ma istruiti, ricordo che digitale è una di quelle parole che nella nostra bella, ma difficile lingua, ha avuto un percorso di anda e rianda. Partita con le legioni romane in quel delle colline barbare dell'Anglia è poi da noi tornata in tempi recenti e un po' sospetti. Tipo plus, che va rigorosamente pronunciato biascicando la cingomma e media dove tutte le e sono i.
<< Viviamo in tempi interessanti non trova? >>
<< Signora mia, resilienti si dice, re-si-lien-ti. >>
In questa piccola disamina, tenterei di partire dal fondo: storto. Cosa potrebbe essere andato storto? Ma signori miei, bambini e ragazzi… Oh! Bimbe! Bionda! Beato chi ti si tromba!
<< Occhio al prucchio! >>
<< Sarebbe? >>
<< S'era detto… >>
<< Niente porno, va bene, va bene… >>
(Per infomazione e mia discolpa, lo dissero alla compagna del momento tanto tempo fa, Firenze, semaforo rosso.)
Dicevo… Cosa possa essere mai andato storto? Potrei esordire con un
grinzo il dito fu prima del raddrizzo, ma non sarei compreso.
Per cui, siamo seri. Insomma, digitale di fatto è relativo alle dita
e detto questo tutto potrebbe andare storto. Qualcuno si ricorda
quegli aitanti ragazzi in zaino e calzoncini? A volte sporchetti e
puzzolenti ma col dito alzato?
Quelli dal gesto repentino quando, dopo l'improprio dell'incontro sulla
curva, ti consigliano viaggi in vaffa? C'avete presente? Bene,
quelli.
Ecco il cardine, il fulcro, l'arpione, il ganghero, il perno, la
bandella o cerniera. Ecco l'ἀρχή, principio e motore, della nostra
modernità. Ecco come i Residents si baciano la ciccia.
<< ma che c'entra l'autostop? >>
<< Abbi fede, abbi fede… >>
Analizziamo tutte le possibilità.
Supponiamo che digitale venga da di-gitale.
<< Te! All'ultimo banco! Sveglia! >>
<< 'n dormivo mi'a! >>
<< Si… Si… >>
Derivando gitale da ire per gire in forma sostantiva per cui
dell'andare e di dal de, si potrebbe azzardare un sull'andare.
Quelli del primo banco già stanno alzando la mano: << Andare, ma dove?
>>.
Questo è il punto, il cardine e tutto quello che segue. Lì casca l'asino
senza rompersi le gambe. Dove?
Cosa mai potrebbe andare storto, partendo senza meta? Che possibilità ci
potranno mai essere di arrivare sani e salvi?
Domande, sono domande e dubbi. Nessuna certezza all'orizzonte.
Avete poi presente, signore e signori compreso il ragazzo che continua a dormire all'ultimo banco, quelli che dividono l'umanità tra chi guarda il dito e chi la luna? Questi signori, per non dire altro, si limitano a una osservazione binaria dell'umanità. Come se tutto fosse bianco e nero, in bw per gl'hipster con barba e bretelle. In up and down o in an' out. Su, giù, centrodestra e centrosinistra. Come il blu che non va mai col nero, ci si limita a una visione parossisticamnte limitante dell'umanità.
<< Guarda la luna! >>
<< Dove? >>
<< … ma che fai! Guardi il dito? >>
<< Da qualche parte dovrò pure partire… >>
Ecco che torna il tema del viaggio, del gitare, la partenza, il
punto di spunto dalla falange se non falangina o falangetta per
il distacco, il salto oculare dalla punta con l'unghia da tagliare verso
l'infinito e oltre. La luna, come simbolo di irraggiunta meta. Il cui
a cui, l'anelito, lo scòpo e lo scópo, la capocchia di spillo
dell'universo.
Nel framezzo tra il dito e la luna cosa mai potrà andare storto? Se lo
chiedono in molti, esimi scienziati, astronauti e commesse, impiegati e
operai, colletti bianchi e disoccupati… Cosa mai potrebbe andare
storto?
<< Digitale is the new black >>
Mai affermazione fu più vera. Di-gi-ta-le, Digit-ale. Avevo un amico che lo chiamavano Ale, anche lui aveva le dita e tutte quante per sua fortuna. Sapeva contare fino a dieci, anche se spesso perdeva il conto. Qui accadeva l'irreparabile, lo storto. Doveva ricominciare dall'uno, due, tre, quatto, cinque. Passare all'altra mano col dilemma: << Posso chiuderla? >>. No Ale, guarda che poi perdi il conto.
Vedete, miei cari e piccoli lettori, una volta non c'era un re ma solo un pezzo legno. Uno di quei pezzi di legno da catasta e non di lusso. Eppure da tal umile materia, ne venne fuor un fior di meraviglia. Parlava a vanvera di balle e fantasia nell'eterna sfida al naso più lungo.
<< Bei tempi, Signora mia… >>
<< Come darle torto! >>
<< Ricorda quando i cavalli avevano l'oro in bocca? >>
<< Mi pareva il mattino! Ne è sicura? >>
<< Il mattino? Perché mai dovrebbe? >>
<< Non era un detto dei vecchi? >>
Questa è la fine, scambiare mattini per cavalli, lune per dita e balle
per sacchetti.
Non si conta più con le dita e nel tutto viviam da interruttori.
<< Acceso! >>
<< Spento! >>
<< Acceso! >>
<< Spento! >>
<< Falla finita! che bruci la lampadina! >>
Cosa mai potrà andare storto?
Ancora ve lo chiedete? Un consiglio però, se avete le dita grosse,
correggete.
<< Oh! Ma il divano? >>
<< Non è mica domenica oggi, è lunedì. >>
Servo vostro, per alcuni. Per altri, no. [m]